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Prima di iniziare la nostra straordinaria digressione sulla differenza tra Piano Strategico e Piano Operativo nel meraviglioso mondo del Marketing, vogliamo fare un po’ di chiarezza su alcuni degli strumenti di valore che rappresentano degli ottimi alleati nella gestione del tuo business.

Immagina di trovarti in Egitto davanti alle maestose Piramidi. Scegline una… fatto?

La Piramide è il tuo business ed in ogni mattone è racchiusa l’essenza della tua idea imprenditoriale.

Il filosofo Leibnitz, aggiornando l’assioma di Tommaso d’Aquino, diceva: “nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu.. nisi intellectus ipse”.

Cioè “non ho capito nulla”. Keep calm: “niente è niente è nell’intelletto, che prima non sia stato nei sensi.. eccetto l’intelletto stesso

Ma perché questa ansiosissima lezione di filosofia che “neanche quando ero in quarta liceo”?

Perché: se è pur vero che solo quando ci accingiamo a realizzare ciò che abbiamo in testa ci accorgiamo di ciò che dobbiamo davvero fare per realizzarlo, la pianificazione dovrebbe venire prima di tutto.

Prima delle idee e dell’esperienza c’è la logica ossia il modo in cui il tuo cervello organizza le informazioni.

Tradotto in soldoni: dopo anni di lavori inutili, precari e frustranti hai deciso di mettere a frutto la tua passione hobbistica che tanto ti ha aiutato nella vita a superare i momenti difficili.

Ti piacerebbe vendere le tue ceramiche e magari coi soldi ricavati vorresti poi mettere su un piccolo laboratorio; quindi, inizi a vendere tra amici e parenti le tue creazioni, prendi in affitto una stanzetta e ci sistemi le tue attrezzature.

Presto ti accorgi che il tuo lavoro non è semplice perché contemporaneamente devi produrre creazioni, piazzarle su un mercato che non conosci e tenere a bada i conti.

Il tempo di questo mondo da infinito diventa poco, le finanze si asciugano, la creatività si paralizza e la luce infondo al tunnel ritorna ad essere sempre più lontana come i clienti che non riesci a raggiungere.

In qualche mese il tuo sogno diventa un incubo.

Il motivo è che “ci dovevi pensare prima!”.

Non ti sto dicendo che non devi fare tutte queste cose, ma che prima di farle devi pensarle e per pensarle ti serve una struttura mentale che metta d’accordo ciò che vuoi fare con ciò che devi fare.

Torniamo in Egitto.
Sei un faraone, questo significa che la tua piramide la puoi costruire un po’ dove ti pare.

Nonostante ciò, ti sei fatto delle domande: “voglio costruirla in un punto in cui tra qualche migliaio di anni potranno ancora osservarla e meravigliarsi della mia incredibile potenza”.

Ti serve sicuramente uno studio di fattibilità!

Sì, anche in Egitto avevano ingegneri ed architetti (ed a quanto pare un po’ più lungimiranti di oggi).

Ma non solo..

Va bene costruirla in un luogo sicuro, ma quanto la facciamo grande? Di che forma? Quale è il messaggio che deve lanciare questa sontuosa opera?…

Insomma, costruire una piramide non è una cosa così semplice.
Allora ti viene in mente che forse è il caso di riunire al tuo capezzale il fior fiore dell’intelligenza della tua epoca e magari di nominare un responsabile supremo che si occupi di “coordinare” questo flusso di saperi.

Ovviamente alla tua chiamata rispondono tutti e dico tutti gli intellettuali e gli scienziati del mondo conosciuto.

Ognuno di loro, nel suo settore, si prodiga per offrirti un report di quello che si dovrebbe fare per garantire sontuosità e sicurezza all’opera.

Il povero responsabile avrà a sua volta nominato un piccolo comitato di responsabili di settore che produrrà un documento di massima.

Pezzo dopo pezzo viene fuori un papiro di cento metri in cui viene spiegato passo dopo passo il progetto imprenditoriale.

Ecco, hai capito ora cosa ti serve prima di avviare il tuo business?
No? Ti spiego, per prima cosa ti serve un BUSINESS PLAN.

Lo so, starai pensando “sì, ma tutte queste paranoie per realizzare un’idea? Se continua così non la realizzerò mai, troppe cose..”.

Diciamo che nel mondo imprenditoriale (e parlo di piccole, medie e grandi imprese) questo è il modo di pensare di chi fallisce.

No, non è una questione di “fare l’uccello del malaugurio” ma di prendere le statistiche e di tirare le somme.
Se tu hai messo su una qualsiasi attività senza un business plan, o sei con l’acqua alla gola o stai stagnando.
In entrambi i casi sappi che si può rimediare e ci sono dei professionisti che ti possono aiutare.

Torniamo a noi.

Il Business Plan è l’unico strumento che ti aiuta a capire se la tua è un’idea imprenditoriale profittevole o, laddove non lo sia, ti permette di individuare quelle che sono le migliori strategie per farla diventare tale.

Concretamente è un documento scritto di cui ti devono essere chiare la funzione ed il contenuto.

FUNZIONI:

✅ formazione della business idea

✅ valutazione fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria

✅ pianificazione delle attività necessarie ed organizzazione delle operazioni

✅ individuazione delle strategie (marketing plan)

✅ trasmissione delle istruzioni per i responsabili di settore

✅ monitoraggio del progetto imprenditoriale

CONTENUTO:

✅ breve sommario dell’intero progetto imprenditoriale (si redige per ultimo anche se sta all’inizio)

✅ presentazione della business idea (compresa di analisi SWOT)

✅ presentazione dell’imprenditore e del suo modus operandi

✅ presentazione dell’organizzazione aziendale (componenti e ruoli)

✅ individuazione e descrizione del Mercato di riferimento

✅ individuazione e descrizione dei Competitors

✅ individuazione e descrizione del Target

✅ individuazione e descrizione dei Partners, Collaboratori esterni e Fornitori.

✅ descrizione dettagliata del prodotto o servizio (nonché tempi, modalità e costi)

✅ piano di marketing (piano strategico e piano operativo e piano di comunicazione)

✅ piano economico e finanziario

✅ road map (indicazione delle tempistiche in cui si raggiungeranno gli obiettivi prefissati)

✅ piano di monitoraggio

✅ individuazione e descrizione dei Partners, Collaboratori esterni e Fornitori.

✅ descrizione dettagliata del prodotto o servizio (nonché tempi, modalità e costi)

✅ piano di marketing (piano strategico e piano operativo e piano di comunicazione)

✅ piano economico e finanziario

✅ road map (indicazione delle tempistiche in cui si raggiungeranno gli obiettivi prefissati)

✅ piano di monitoraggio

Adesso che il quadro complessivo dell’opera faraonica è trascritto, sei solo a metà dell’opera.

Hai riunito un migliaio di fidati costruttori, ciascuno di loro esperto in ciò che serve per costruire mattoni, posizionare mattoni, sollevare mattoni ecc.

Nessuno di loro però sa come si fa il mestiere che fa l’altro e – soprattutto – nessuno di loro sa quando deve intervenire nel processo rispetto all’attività realizzata dall’altro.

Li vedi? Son lì davanti a te che si grattano la testa e non hanno idea di cosa fare.

Devi dire al tuo responsabile capo di informare i responsabili tecnici di settore che possono procedere a fornire ai collaboratori le informazioni necessarie per realizzare i loro processi produttivi!

Adesso sei pronto per capire la differenza tra Piano Strategico e Piano Operativo.

Stay tooned!